TOXOPLASMOSI
Le lesioni corio retiniche da Toxoplasma sono una forma abbastanza frequente. Distinguiamo due forme: congenita e acquisita. Le principali manifestazioni oculari della forma congenita sono segni di deprivazione visiva (strabismo, nistagmo), l’occhio non vede perché in questi casi vi sono l’80% di cicatrici retiniche, in quanto il toxoplasma si va ad indovare a livello retinico, se colpisce il polo posteriore le cicatrici corio-retiniche sono responsabili della perdita della vista. La cicatrice distrugge totalmente tutta la retina. L’ovocita del toxoplasma rimane là. Quindi la localizzazione delle lesioni determina l’outcome visivo.
Per la forma congenita, ruolo particolare ha lo screening oculistico, con le seguenti finalità:- Ricercare eventuali lesioni insorte;
- Monitoraggio delle lesioni già presenti;
- T erapia immediata.
Lo screening oculistico si effettua mediante il controllo dei riflessi pupillari e della motilità oculare, mediante la valutazione dell’acuità visiva e il controllo del segmento anteriore del cristallino con lampada a fessura. Nel neonato a rischio di infezione da toxoplasma congenita la consulenza oculistica deve essere immediata, poi successivamente va attuato uno stretto follow-up:- Ogni 4 settimane per i primi 2 anni di età;
- Ogni6mesidai2ai4anni;
- Successivamente una volta all’anno.
Esistono diversi tipi di terapia, vi dovrebbe essere una forte interazione tra pediatra o ginecologo e oculista. Se la cicatrice è lontana dal punto di maggiore visione la vista è normale, se invece è coinvolta la macula la vista non è buona. In fase attiva di malattia la terapia è generale. Fase attiva significa che non abbiamo ancora cicatrizzazione, la possiamo monitorare solo con OCT e fluoro angiografia.
Se si ha localizzazione maculare in fase attiva in questi casi si fanno intravitreale di trattamenti oppure intravitreali di fattori angiogenetici con cortisone, e alcune volte si possono ottenere dei risultati, questa è l’unica cosa che noi possiamo fare.
In fasi avanzate, quando la cicatrizzazione è periferica e c’è il rischio di distacco di retina il soggetto va operato e si fa una vitrectomia.
In caso di lesione maculare, in aggiunta, bisogna somministrare prednisone fino alla cessazione dell’attività della lesione.