Esame Del fondo Oculare
L’esame del fondo oculare, definito anche oftalmoscopia o fondoscopia, è un test che consente allo specialista di vedere le strutture situate nella porzione posteriore dell’occhio, tra cui la retina, la papilla del nervo ottico e il corpo vitreo.
La pupilla è un foro attraverso il quale sarà possibile osservare all’interno dell’occhio; dilatarla è quindi un modo semplice ed efficace per migliorarne la visione e, per farlo, si ricorre in genere alla somministrazione di specifici colliri.
L’esame ha una durata di circa 5-10 minuti.
L’esame permette di analizzare tre strutture principali:
Retina: è il sottile strato di tessuto che si trova nella porzione più interna della parte posteriore dell’occhio. Lo scopo della retina è ricevere la luce esterna, elaborarla mediante fotorecettori (coni e bastoncelli), convertirla in segnali neurali, inviandoli al cervello per il riconoscimento visivo. Le informazioni raccolte vengono inviate alla corteccia visiva cerebrale attraverso il nervo ottico. Ha un ruolo fondamentale nella visione, di conseguenza un danno ad essa può causare cecità permanente.
Corpo vitreo: occupa circa l’80% del volume dell’occhio ed è una struttura composta per la maggior parte di acqua e di una piccola percentuale di fibre di collagene e acidoialuronic ; quest’ultimo con il passare degli anni si riduce portando allo sviluppo di un processo degenerativo denominato sineresi vitreale (visione delle cosiddette “mosche volanti” o miodesopsie). Il corpo vitreo è composto da 2 strutture principali (una porzione centrale e una corticale, più esterna) e assolve a diverse funzioni: strutturale o di sostegno (riempie la cavità oculare mantenendo la retina ancorata al fondo), nutritizia (permette il trasporto delle sostanze), pressoria (mantiene la morfologia del bulbo oculare: se la pressione è troppo alta si crea una situazione di glaucoma, viceversa, se troppo bassa, il bulbo collassa e le strutture si atrofizzano).
Papilla del nervo ottico: porzione iniziale del nervo ottico (testa); il punto in cui gli assoni delle cellule gangliari si uniscono alla retina. Risulta, inoltre, essere il punto d’ingresso dei principali vasi sanguigni che riforniscono la retina. Presenta un numero variabile di fibre nervose afferenti (tra 500.000 e 1 milione) che connettono il bulbo oculare al cervello, garantendo la visione.
A COSA SERVE?
L’esame del fondo oculare può essere utilizzato per lo screening di malattie dell’occhio oppure per diagnosticare patologie a carico della retina, del nervo ottico o del corpo vitreo. Tra queste:
papilledema: gonfiore della papilla del nervo ottico, che riflette un sottostante aumento della pressione intracranica, un’emergenza medica;
lesioni della coroide e della retina secondarie a infezioni quali candidosi , toxoplasmosi , istoplasmosi, tubercolosi miliari, infezione da citomegalovirus;
danno ai vasi sanguigni come nel caso del diabete (retinopatia diabetica) o un’ipertensione arteriosa mal controllata (pressione alta),
glaucoma,
distacco della retina,
melanoma oculare,
cataratta,
distacco posteriore del corpo vitreo.
L’esame riveste una certa utilità anche in caso di fattori di rischio e patologie extra-oculari, come ad esempio:
ipertensione,
diabete
altre malattie che colpiscono i vasi sanguigni.